Cerimonia di intitolazione 18 maggio 2019

Oggi, 18 maggio 2019, il nostro Istituto Comprensivo conferma e rafforza il suo intento di voler essere presidio di legalità, intitolando la scuola a Francesca Morvillo, donna magistrato, morta a fianco del marito G. Falcone nell’annus horribilis della strage di Capaci. Un momento intimo e commovente quello della cerimonia di intitolazione, che, lontano da ogni retorica, ha concluso un lungo percorso didattico, culminato nel campo scuola “Bocciamo l’Illegalità delle terze medie a Cetraro e ha visto la partecipazione sentita di tutte le componenti della comunità scolastica, a partire dai genitori che, organizzati nell’attivissimo comitato, esempio virtuoso di collaborazione scuola-famiglia, hanno permesso un allestimento e un’organizzazione all’altezza dell’evento. La Dirigente, Prof.ssa Valeria Sentili, emozionata e coinvolta nel presentare le bellissime performances degli studenti di tutti gli ordini di scuola dell’Istituto, ha potuto accogliere e salutare numerosi ospiti illustri: rappresentanze dell’USR, alte Autorità dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia, della Finanza e della Protezione Civile. La Fanfara dei Carabinieri, con il Maestro Di Silvestro, ha accompagnato e dato risalto ai momenti salienti della cerimonia. Il Presidente del VI municipio di Roma Roberto Romanella ha espresso il suo compiacimento per l'evento in rappresentanza della sindaca Virginia Raggi. I diversi contributi di ragazzi e bambini hanno suscitato commozione e momenti di confronto, coinvolgendo anche l'ospite d'onore della giornata: il Dott.Alfredo Morvillo, fratello di Francesca e Procuratore Capo di Trapani. Il Magistrato, con un accorato discorso sulla legalità, ha richiamato all’esercizio della memoria come testimonianza quotidiana di un cambiamento avvenuto e non mero esercizio di  retorica. Ha colpito la platea la Sua disponibilità e genuinità nel rapportarsi  ad alunni curiosi e  affascinati. Particolarmente significativo per i presenti è stato inoltre l’intervento di Antonio Vassallo ( fotografo accorso per primo sulla scena della tragedia) caratterizzato da un veemente appello alla ricerca della verità sui fatti di Capaci. Intimo il contributo del Dott. Ortolan, per anni componente della scorta di Falcone, nel raccontare momenti di “banale” e meravigliosa quotidianità e nell’evidenziare la dimensione umana degli eroi del nostro paese. Il disvelamento della targa, benedetta da Don Massimiliano, parroco del quartiere, sulle note dell'Inno d'Italia suonato dalla Fanfara dei Carabinieri, ha visto l’innalzarsi di un coro spontaneo di voci che all'unisono esprimevano speranza in un futuro migliore all’insegna del rispetto delle Istituzioni. I rappresentanti di Libera, hanno donato un albero simbolo di vita, alle cui radici sono stati deposti 19 mattoni, ognuno con il nome di ogni donna vittima di mafia … affinchè la Scuola diventi luogo di MEMORIA e esercizio di LEGALITA’ ogni giorno.

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